Non vedente dalla nascita a causa di una retinopatia dovuta a difficoltà durante il parto prematuro e peggiorata da un'eccessiva quantità di ossigeno nell'incubatrice, prese il nome di Steveland Morris quando la madre si separò dal marito e, portando con sé i figli, assunse legalmente questo cognome.
Wonder è una leggenda della musica rock: bambino prodigio (si avvicinò a tre anni alla musica e a quattro suonava già il piano), è un polistrumentista (suona chitarra, basso, tastiera, batteria, percussioni ed armonica a bocca).
Ha inciso numerosissimi successi per la nota etichetta Motown, come Fingertips nel 1963 vincendo ben 25 Grammy Awards, a partire dal 1973 con il primo singolo Superstition che raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 e vinse il "Grammy Award alla miglior canzone R&B" ed il Grammy Award per "Best R&B Vocal Performance, Male", con il secondo brano You Are the Sunshine of My Life che arriva primo nella Billboard Hot 100 anch'esso premiato con il "Grammy Award alla miglior interpretazione vocale maschile" e l'album Innervisions che ha ricevuto il "Grammy Award all'album dell'anno".
Il periodo più florido della sua carriera si concentra in quello che viene chiamato "periodo classico", tra il 1970 e il 1976, costituito da cinque album (Music of My Mind, Talking Book, Innervisions, Fulfillingness First Finale e Songs in the Key of Life) in cui estrinseca la sua visione dell'amore e della vita nei confronti dell'uomo, dell'umanità e di Dio. Tali album, considerati pietre miliari della musica internazionale e sicuramente punto di riferimento per la maggior parte degli artisti contemporanei, rappresentano anche il momento del distacco di Wonder dalle decisioni della casa discografica poiché, entrato in possesso delle proprie royalty, egli produce se stesso, autodeterminando il proprio successo a livello mondiale. Nel 1974 il singolo You Haven't Done Nothin' con The Jackson 5 arriva primo nella Billboard Hot 100 ed in Canada.
Libero di imporre la sua personalità musicale a 360 gradi, innova in modo profondo il linguaggio della musica nera; l'uso dei bassi synth, del clavinet, ancora i synth usati per creare intrecci contrappuntistici/melodici come se si trattasse di archi o fiati e la sovraincisione delle sue stesse voci che creano multiple voci soliste, sono solo alcuni degli elementi distintivi delle innovazioni stilistiche ascrivibili a Stevie Wonder e che da allora diventano oggetto di culto e studio.
Negli anni ottanta si apre invece il cosiddetto "periodo commerciale", volto più a conquistare posti alti nelle classifiche mondiali che a creare concept album come negli anni settanta, con un sound più pop che R&B o funk (l'ultimo album funky sarà Hotter Than July nel 1980). Nel 1989 è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame.
Il suo grande ritorno sulla scena internazionale coincide con la pubblicazione dell'album A Time to Love nel 2005, che riscatta Wonder dai pochi successi degli anni novanta, arrivando quinto nella classifica statunitense e ventiquattresimo in quella inglese.
Al momento (2009/2010) sta lavorando a tre album contemporaneamente: The Gospel Inspired by Lula, dedicato alla madre e che tratta delle varie crisi che affliggono il mondo; Through the Eyes of Wonder, che tratta delle sue esperienze da non vedente (come già fece nel 1972 nella canzone Visions); un album jazz con Tony Bennett (con il quale vinse un Grammy nel 2006 per la cover di For Once in My Life) prodotto e arrangiato da Quincy Jones.
(credits: wikipedia)